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FELLINI IN CENTRO

A Rimini apre il museo dei sogni

 Federico Fellini e la sua magia rivivono ora anche in un multi spazio-evento, il Fellini Museum, aperto dal 19 agosto a Rimini

Missione più ardita e affascinante non esiste. Celebrare qualcuno che nella memoria collettiva sembra non essere mai invecchiato. Semmai è cresciuto, ha saputo adattarsi e seguire tempi e mode, senza cambiare però di una virgola quella freschezza e intensità che lo rendono ancora più vicino e commovente ad ogni età e sguardo. Federico Fellini che non solo rappresenta (ed è) il cinema, ma che diventa gradualmente un modo di raccontare, un gesto semplice a cui rifarsi. Ed a celebrarlo ulteriormente, dal 19 agosto (e per tutto il 2021), si inaugura adesso a Rimini il Fellini Museum, un nuovo polo culturale espositivo e di nuova concezione, un luogo magico, dove innovazione, ricerca e sperimentazione si confrontano con la sua arte d’avanguardia, il più grande mai realizzato dedicato alla sua eredità geniale.

Ben tre percorsi cardine: Castel Sismondo, la rocca malatestiana del Quattrocento al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi: sedici sale, in cui si trovano tra gli altri, un grande mare artificiale di seta leggera, “Il mare a Rimini”, gli abiti di scena di Danilo Donati (di Casanova e Roma), il Libro dei sogni, da sfogliare virtualmente, la camera della musica, i confessoniali, interviste e testimonianze, la meraviglia dell’archivio fotografico. C’è il Palazzo settecentesco del Fulgor, dove a piano terra ha sede il Fulgor, il leggendario cinema di Amarcord, ora riallestito grazie alle scenografie progettate dal triplice Premio Oscar Dante Ferretti, e nel quale si trovano luoghi-laboratori, di consultazione, archivi, digitali, cartacei, e un Cinemino, per rivedere ogni pellicola.

Infine, a unire i due edifici, Piazza Malatesta, il set a cielo aperto, con porzioni a verde, arene per spettacoli, installazioni, ed un immenso velo d’acqua a rievocare l’antico fossato del castello, una grande panca circolare che, come nell'epilogo di 8½, è un inno alla vita, alla solidarietà, alla voglia di stare assieme. Un grande girotondo finale, dove la confusione di Fellini-Guido-Mastroianni, si risolve incontrando i personaggi della sua vita, quanto quelli della fantasia, i genitori, la moglie, l’amante, gli amici, tutti accumunati da un momento lirico (e musicale, grazie a Nino Rota) memorabile, non più solamente intimo, ma universale.

Il Museo, a cura di Marco Bertozzi e Anna Villari, che verrà presentato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini in occasione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia martedì 31 agosto 2021, al Lido di Venezia, abbraccerà simbolicamente anche il Teatro Galli, restaurato nel 2018, e il PART – Palazzi dell’Arte Rimini, centro d’arte contemporanea in due palazzi del Trecento, inaugurato a settembre 2020, al quale si aggiungerà anche il Giardino delle Sculture. Spazi compositi, interni ed esterni, pensati per far vivere un’esperienza immersiva, multimediale, architettonica, in cui creatività e immaginazione, passato e futuro, possano in effetti andare di pari passo e far accedere così lo spettatore all’universo “felliniano”, quello ricco di suggestioni, volti e storie, realtà e sogni, di donne (Giulietta Masina, musa, moglie, a primeggiare), di Dolce Vita, pronta a fare ancora la differenza.

per info e prenotazioni: www.fellinimuseum.it

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